venerdì 25 gennaio 2013

Materia


Una delle domande che mi fanno più frequentamente i miei alunni consiste nella differenza che esiste fra il colore "proprio" degli oggetti e quello "applicato". In buona sostanza perchè alcune cose sono pigmentate in un certo modo così, "naturalmente" ed altre invece vengono tinte.
Ovviamente questo quesito apre mille argomenti: dalle leggi del colore a quelle della chimica, dalla  percezione dell'occhio umano a cosa sia un pigmento. Ma sopratutto introduce ad una delle domande centrali che girano intorno all'arte: cosa è "caso" e cosa è "causa" e , se le due cose, possono coincidere.
Il rame, portato ad alte temperature come quelle che può raggingere un cannello da saldatura, si "colora". Diventa bruno e poi rosa e ancora verdastro, violaceo, blu. Sono colori che affiorano sulla superfice rossastra rendendola iridescente e quasi "disegnata" da una intenzionalità estetica che, però, è impossibile dirigere. E' solo il caso a decidere come diventerà quel pezzo di metallo. E nessuno potrà mai dipingerci sopra quello che solo il fuoco riesce a fare affiorare

"IRIDON". Anello a fascia in rame forgiato a mano, texturizzato a scalpello
 e "colorato" a fuoco




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